Di origine peruviana, Jorge Chavez (detto “Geo”) nacque a Parigi il 13 giugno 1887. Il padre, il ricco banchiere Manuel Gaspar Chavez, e la madre Maria Rosa Dartnell y Guisse, emigrarono in Francia dal Perù nel 1884. Il giovane effettuò studi di meccanica presso l’Ecole d’électricité a La Rochelle, a Parigi, e s’impegnò nella pratica di diversi sport. Nel 1909 iniziò a lavorare come meccanico e motorista “amateur”; il 13 febbraio 1910 ottenne il brevetto di pilota aviatore. Il 3 agosto dello stesso anno riuscì a battere il record mondiale di altitudine a Blackpool, in Inghilterra. Contagiato dalla febbre del volo, nel mese di settembre decise di dotarsi di un velivolo di costruzione francese Blériot XI con motore Gnome da 50 CV. “Cavalcando” questo aereo, battezzato il Gipeto, l’aviatore iniziò a volare sempre più in alto e decise di affrontare la prova del Gran Premio della Traversata delle Alpi, istituita in occasione del Circuito Aereo Internazionale di Milano. Il regolamento del concorso prevedeva che i partecipanti percorressero la rotta Briga, Sempione, Domodossola, Stresa, Varese, con arrivo a Milano-Taliedo, nell’arco di 24 ore dal decollo,ricevendoinpremio 100.000 lire dasuddividersitra i primi tre classificati. Ai concorrenti venne data libertà di scegliere il momento opportuno per il decollo, in un giorno della settimana compreso tra il 18 al 24 settembre 1910. Gli altri iscritti si ritirarono e partecipò il solo Geo il quale, dopo diversi rinvii, causati dalle condizioni atmosferiche, si risolse a partire il 23. Durante il volo Chavez cambiò la rotta prestabilita, quella sul Monscera, e d’istinto imboccò la gola verso Gondo. Giunto all’altezza di Domodossola, a una ventina di metri dal suolo, Ad un tratto, crac, le ali si sono staccate e si sono ripiegate indietro; si sono chiuse come quelle di una colomba”. L’apparecchioavevatroppo lottatocontro iventi impetuosi delpassoe allafine aveva ceduto. L’audace Chavez venne portato all’Ospedale San Biagio di Domodossola con le gambe spezzate e gravi contusioni interne. Morirà a causa dello shock traumatico il 27 settembre. Pur non riuscendo a raggiungere Milano, riuscì ugualmente, per primo al mondo, ad attraversare il Sempione a bordo di un aeroplano e ad essere ricordato come eroe dell’aria. Alla morte gli vennero tributati grandi onori: il 23 settembre, giorno del suo volo, in Perù si celebra il giorno nazionale dell’aviazione ed a lui è dedicato l’aeroporto internazionale di Lima, mentre in Svizzera, in Italia ein Franca gli sonostati dedicati diversi monumenti.
La riscoperta della figura di Geo Chavez, nell'anno del centenario dell'epica impresa, in un quadro di promozione delle relazioni culturali e turistiche tra Ossola e Vallese. Il progetto prevede interventi strutturali ed eventi culturali, nell'ottica di ricordare il pioniere del volo con un azione destinata a superare nel tempo il singolo momento della celebrazione lasciando traccia durevole di se.
L'associazione musei ossola con il progetto Interregg partecipa ai festeggiamenti per il centenario.