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TIPOGRAFIA PORTA: 1833-1994. UNA STORIA DELLA DOMODOSSOLA SCOMPARSA
 
La mostra che avrà sede in Corso Fratelli Di Dio n. 14, visitabile dal 16 Giugno al 21 Luglio 2018, racconta le vicende della Tipografia Porta ripercorrendo la storia inedita della sua produzione e dei suoi personaggi all’interno del più ampio progetto “Mostre in Galleria” un iniziativa di Antonello Trapani.
Fiore all’occhiello nel panorama delle attività commerciali della Domodossola del ‘900, la Tipografia Porta ha saputo distinguersi dal 1833 al 1994 per la sua infaticabile ed eccellente attività lavorativa e per il costante interesse volto alle dinamiche socio-culturali della città, animata in quegli anni da un brillante fervore commerciale e intellettuale: degno di nota è stato infatti l’impegno dell’azienda nei confronti delle tematiche locali, impegno che raggiunse la sua massima espressione nel corso dei quaranta giorni di Resistenza della città di Domodossola. La Tipografia Porta ottenne inoltre prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale quando, nell’ultimo periodo di attività con il patrocino del Ministero degli Affari Esteri, si occupò di rifornire in esclusiva stampati tipografici per consolati e ambasciate italiane all’estero.   
L’esposizione, articolata in pannelli descrittivi e vetrine espositive, si prefigge dunque lo scopo di raccontare attraverso l’uso di testi, immagini e materiali esposti una realtà prestigiosa oggi poco conosciuta a conclusione di un lavoro di ricerca storica basato sull’analisi di fonti archivistiche e bibliografiche che hanno permesso di dare veridicità scientifica alle vicende di questa attività imprenditoriale.
L’Associazione Musei d’Ossola ha identificato nella Tipografia Porta il primo tassello di un più ampio lavoro di ricerca sui luoghi scomparsi della città ovvero tutti quei luoghi che negli anni hanno svolto un ruolo fondamentale nella formazione della società odierna, oggi non più in vita. La necessità di recuperare tali luoghi deriva dalla consapevolezza che questi siano elemento fondante di una cultura condivisa che, in quanto tale, deve essere mantenuta in vita nella memoria collettiva per creare un maggior senso di condivisione ed appartenenza cittadina.
 Curata da Chiara Monferrini, da un idea di Paolo Lampugnani, per l’Associazione Musei d’Ossola,  con il supporto della Biblioteca Rosmini di Domodossola e della sig. Fiora Porta.