Museo dello Spazzacamino

Tipologia: 
Etnografia
città: 
SANTA MARIA MAGGIORE
Indirizzo: 
Parco di Villa Antonia - Piazza Risorgimento 28
Contatti: 
tel. 0324 905675; cell. 346 640591 - 3492830182
Apertura: 
Dal 19 Giugno al 10 Settembre: tutti i giorni, 10:00/12:00 – 15:00/18:00 (chiuso il lunedì); dall’11 Settembre al 19 Giugno: sabato e domenica, 10:00/12:00 - 15:00/17:00; chiuso da novembre a febbraio, tranne che nel ponte dell’Immacolata e nel periodo natalizio. In altri periodi apertura su prenotazione. In ottemperanza alle norme di prevenzione da contagio da COVID-19 l'ingresso al museo è consentito per un massimo di 15 persone alla volta; in caso di gruppi organizzati verrà effettuata una spiegazione del percorso all'esterno della struttura e i visitatori fatti successivamente entrare a piccoli gruppi per garantire le distanze di sicurezza con eventuali altri visitatori. Possibilità di prenotare visite anche fuori dagli orari di apertura solo su prenotazione e per gruppi di minimo 6 persone.

Il Museo racconta, attraverso un allestimento di materiali, musica, suoni e sensazioni, la dura esperienza dello spazzacamino, che ha contrassegnato per secoli la vita della Valle Vigezzo. I primi spazzacamini in assoluto sono stati i Vigezzini, che troviamo in giro per l’Europa nella prima metà del 1500. Determinante è sempre stato in questo mestiere l’apporto dei bambini, i quali, con la loro esile statura riuscivano ad infilarsi sulle cappe e ad assicurare con la raspa e lo scopino un lavoro accurato. Il fenomeno dei “piccoli rusca”, i bambini spazzacamino, coinvolse, particolarmente nei decenni a cavallo fra il XIX e XX secolo, gran parte delle famiglie vigezzine, costrette a “cedere in affitto” almeno uno dei loro figlioli ai “padroni”. Centinaia di piccoli di sei, sette anni si trovarono a fare la stagione (da settembre ad aprile) e a trascorrere il Natale lontano da casa, tra i fumi, il gelo e le nebbie della pianura o “bassa”, termine col quale indicavano la loro area di lavoro. I genitori sottoponevano i loro figli a questa dura esperienza pur di avere una bocca in meno da sfamare durante il lungo inverno. Era, quella dei piccoli rusca, una vita di fatiche, privazioni e sofferenze poiché i loro padroni salvo rare eccezioni erano crudeli e non risparmiavano i maltrattamenti. Il fenomeno dei piccoli rusca si esaurì tra il 1940 e il 1950 con la scomparsa dei caminetti, sostituiti dalle stufe e dai moderni sistemi di riscaldamento.

foto: 

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